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21st Maggio 2015

Apre il Fair & Ethical Fashion Show, dal 22 al 24 maggio a Milano

All’ex Ansaldo il primo salone internazionale di moda etica e solidale: tre giorni di eventi, 30 espositori italiani e internazionali e la première italiana di “The True Cost”, il docufilm di Andrew Morgan sugli impatti sociali e ambientali delle produzioni della moda. L’evento sarà l’apertura ufficiale della World Fair Trade Week

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È una moda lontana dalle passerelle e vicina ai visitatori quella del primo Fair & Ethical Fashion Show, l’evento dedicato alla scoperta del volto etico e solidale del fashion che si terrà a Milano dal 22 al 24 maggio all’Ex Ansaldo.

 

La kermesse, organizzata da Equo Garantito – Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale e WFTO – World Fair Trade Organization, insieme all’Assessorato alle Politiche del Lavoro, Università e ricerca, Moda e Design del Comune di Milano, è pensata per concentrare lo sguardo del pubblico sul lato meno conosciuto del mondo della moda, quello del lavoro e delle produzioni degli artigiani degli atelier etici. Officine in cui il capo viene creato e confezionato a mano secondo i principi del Fair Trade e nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e produttori di vestiti, tessuti e accessori.

 

Il Fair & Ethical Fashion Show, che inaugurerà l’edizione milanese della World Fair Trade Week in programma dal 23 al 31 maggio, ospiterà una serie di eventi che introdurranno il pubblico al concetto di “altra” moda. Si inizia venerdì 22 maggio alle 10 con gli incontri B2B per gli addetti al settore. Alle 12 l’inaugurazione della Fair & Ethical Fashion Show con un press tour riservato alla stampa, agli operatori del settore e ai rappresentanti delle Istituzioni.

 

Si proseguirà poi con convegni, workshop, presentazioni e proiezioni in una scaletta, che prevede, fra gli altri, due eventi di portata internazionale. Il 23 maggio alle 10,30, l’area incontri dell’Ex Ansaldo ospiterà il convegno “La moda cambia abito. L’industria della moda tra diritti e business”, promosso dalla Camera Nazionale della Moda, AGICES – Equo Garantito, WFTO e Assessorato Moda e Design del Comune di Milano. È un convegno aperto al pubblico al quale parteciperanno Cristina Tajani, assessore Moda e Design Comune di Milano, Luca Marco Rinfreschi, presidente di CNA Federmoda, Francesca Romana Rinaldi, SDA Bocconi e Milano Fashion Institute, Laura Strambi, Yoj design director, Ersilia Monti, Campagna Abiti Puliti, David Cambioli, vice presidente Equo Garantito, Emanuela Mora, Università Cattolica del Sacro Cuore e ModaCult, Nicoletta Morozzi, Piattaforma Sistema Formativo Moda, Massimiliano Bizzi, presidente di White, Luisa Della Morte, direttore dell’agenzia Sigillo, i rappresentanti della Camera della moda. Modera Carla Signorile, Caporedattore di Class Editori.

 

Sempre il 23 maggio, alle 18, al Cinema Mexico di via Savona 57 ci sarà poi la première italiana di “The True Cost” il docufilm di Andrew Morgan che racconta “Una storia sui vestiti che indossiamo e sulle persone che li confezionano”. È un viaggio nei luoghi sconosciuti del mondo in cui produrre moda significa accettare, o ignorare, elevati costi umani e ambientali. L’opera è una riflessione sul tema affrontata con le più influenti personalità che ruotano intorno al mondo della moda e dello sviluppo come la stilista Stella McCartney, l’ambientalista indiana Vandana Shiva e l’ambasciatrice Oxfam, Livia Firth, che è anche una delle produttrici esecutive della pellicola. Alla fine della proiezione Morgan incontrerà gli spettatori insieme alla direttrice di Marie Claire, Antonella Antonelli.

 

Ancora sabato 23 maggio, alle 14, Francesca Romana Rinaldi presenta il suo libro “L’impresa moda responsabile. Integrare Etica ed Estetica nella Filiera” al primo piano dell’Ex Ansaldo. Insieme all’autrice parteciperà Safia Minney di People Tree. Alle 16, invece, “Style for life. Tracce di etica nella moda”: incontri modello TED Talks, all’area incontri del primo piano dell’Ex Ansaldo. Alla presenza di Orsola de Castro (FromSomewhere e campaigner Fashion Revolution), Vincenzo Linarello (presidente di Cangiari), Laura Strambi (Yoj design director), Caterina Occhio (SeeMee), Maria Chiara Dondi (altraQualità), Marina Spadafora (Auteurs du Monde e campaigner Fashion Revolution).

 

Domenica 24 maggio alle 10 si terrà invece al primo piano dell’Ex Ansaldo, la cerimonia di apertura della World Fair Trade Week alla presenza di Rudi Dalvai (presidente di WFTO), Alessandro Franceschini (presidente di Equo Garantito), Palagummi Sainath (giornalista indiano esperto di impatti della globalizzazione), un rappresentante Fondazione Cariplo, Mauro Parolini (assessore al commercio, turismo e terziario della Regione Lombardia), Simonetta Rubinato (deputata firmataria della proposta di legge nazionale sul commercio equo e solidale), Alessandro Pollio Salimbeni (direttore centrale Attività Produttive e Marketing Territoriale del Comune di Milano), Cristina Tajani (assessore alla Moda e Design del Comune di Milano). Modera Pietro Raitano, direttore di Altreconomia.

 

Alle 11,30, il primo piano dell’Ex Ansaldo sarà la location della performance artistica dedicata alla moda etica e solidale a cura di Nuvolanove, dal titolo “In a garden: cultivating the future”. Dalle 10 alle 19, oltre 30 stand di produttori, artigiani e rappresentanti dell’organizzazione e delle istituzioni accoglieranno il pubblico all’Ex Ansaldo per ammirare le produzioni di tessuti e capi di moda sostenibile e responsabile e approfondire i temi legati alla tutela dei diritti del lavoro e della sostenibilità dell’industria tessile mondiale.

 

Nei 32 stand della Fair & Ethical Fashion Show saranno presenti le due organizzazioni promotrici, AGICES – Equo Garantito e WFTO – World Fair Trade Organization e il Comune di Milano. Gli importatori diretti del Commercio Equo e Solidale saranno presenti con tre stand: Auteurs du Monde, la collezione di moda di Altromercato disegnata da Marina Spadafora con i suoi abiti realizzati dai migliori artigiani provenienti dai villaggi asiatici, sudamericani e africani; Equo Mercato con prodotti per ogni settore, dall’abbigliamento alla cura personale; altraQualità presenta la sua idea Trame di Storie: la concezione dell’abito come oggetto carico di memorie personali e collettive.

 

I grandi protagonisti del primo Salone internazionale della moda equa, etica e sostenibile saranno gli artigiani e i produttori provenienti dall’Italia e dal resto del mondo. Tra gli allestimenti speciali di questa prima edizione la “Capsule Collection” di Laura Strambi, Yoj design director esperta di moda sostenibile, che presenterà una collezione ideata appositamente per l’occasione, realizzata con tessuti e accessori di produttori del circuito commercio equo e solidale e “Cangiari”, primo marchio etico di alta moda in Italia, presente con i suoi capi d’abbigliamento prodotti con l’antica arte del telaio a mano in Calabria.

 

Fra i produttori nostrani troviamo la padovana Womsh famosa per le sue sneakers a impatto zero, scarpe riciclate e rigenerate prodotte in una filiera pensata per una riduzione delle emissioni di CO2. Franco Pugi di Firenze esporrà le borse confezionate nel rispetto della tradizione toscana. Patrizia Argilli porterà al Salone la collezione “Paradisi” un progetto di Bio-Couture made in Italy. Arte Fatto, onlus milanese presente in Marocco, Senegal e Afghanistan. Chianti Shine dalla Toscana con le produzioni di sartoria, oggettistica e antichità. La Bottega delle arti e dei mestieri di Bologna famosa per i suoi progetti di educazione al lavoro attivi ad Adis Abeba, Etiopia. La stilista milanese Nicoletta Fasani esporrà i suoi modelli nati da forme componibili, e gli accessori creati con i tessuti provenienti dai materiali di scarto dei vestiti.

 

Una filosofia del riutilizzo adottata anche dal Laboratorio Lavgon, casa di produzione tutta al femminile che nasce in una vecchia cascina restaurata nei pressi di Pavia. L’azienda bergamasca Par.Co Denim e la sostenibilità dei jeans cimosati di composto naturale 100% biodegradabile. Paglia Milano, delle tre sorelle Margherita, Francesca e Giulia Paglia, si presenta con i suoi prodotti di moda “eco-chic” che uniscono le competenze creative delle tre fondatrici: fashion designer, architetto e graphic designer. Stefierre, il marchio della stilista milanese Stefania Riboni, con i suoi pezzi unici confezionati seguendo una filosofia del riuso e riciclo. Da Forlì arriverà Mari Nikolo, la casa fondata da Mariela Nikolova, specializzata in ricerche innovative nello sviluppo di capi di abbigliamento bio componibili con parti intercambiabili e multitaglia. La lombarda Cinzia Mauri, creatrice del logo Amàno, sarà presente con i suoi manufatti ideati su un equilibrio tra arte ed artigianato. Il laboratorio tessile Guri I Zi, porterà dall’omonimo villaggio dell’Albania i prodotti creati dalle 52 artigiane impiegate nel progetto. La Cadò è l’azienda milanese specializzata in cappelli prodotti con materiale in eccesso derivato dal taglio di modelli precedenti. Il progetto Sigillo, la prima agenzia nazionale di coordinamento dell’imprenditorialità delle donne detenute, sarà il marchio esposto sui capi confezionati nei penitenziari.

 

Gli ospiti internazionali saranno presenti con l’azienda tedesca Lebenskleidung produttrice di capi confezionati con bio-tessuti. La peruviana Raymisa è una multisettore specializzata in abiti, arredamento per la casa e alimenti bio. Dalla Colombia arriva Sapia, piccola azienda nata nel 1989, e oggi attiva sul mercato equo e solidale con oggetti prodotti con la buccia delle arance, le foglie di mais, la tagua, la lana, il cotone, la pasta di mais. Mas+Diseño porterà da Bogotà i suoi prodotti manifatturieri e i suoi accessori di moda confezionati in collaborazione con i gruppi indigeni della Colombia.

 

Zarif Design casa di moda specializzata nella “slow” production e fondata dall’ex profuga afghana Zolaykha che oggi dà lavoro a 52 artigiani e artigiane in un atelier di Kabul; See me, organizzazione certificata Fair Trade, che impiega nella fabbricazione di manufatti donne vittime di violenza inserite in programmi di educazione delle case di rifugio dell’Amal association di Tunisi e della Keid association di Ankara; Conserve India che punta alla riduzione dei cumuli di spazzatura mediante un processo di riciclo delle borse di plastica e la loro trasformazione in prodotti di moda; Hosoda Kiyoko, l’orafa giapponese nota per produrre gioielli e accessori in argento utilizzando il minimo materiale possibile per il massimo dell’effetto decorativo; ancora dall’India Fusion Clothing, con oltre vent’anni di esperienza nella produzione di abiti bio. Infine Assisi Garments, azienda indiana che dichiara la sua passione di fare dell’abbigliamento biologico uno stile di vita per le persone di tutto il mondo.

18th Maggio 2015

La World Fair Trade Week, dal 23 al 31 maggio a Milano

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Prodotti e produttori del Sud del Mondo ma anche del Domestic Fair Trade sono i veri protagonisti della World Fair Trade Week che dal 23 fino al 31 di maggio fa di Milano la capitale mondiale del Fair Trade. Centinaia tra espositori, ristoratori, ricercatori universitari, piccoli imprenditori, fashion maker dell’economia sociale e solidale attesi da più di cinquanta paesi. Ma soprattutto le persone e le loro storie uniche che insieme disegnano il panorama mondiale del Movimento del Commercio Equo e Solidale saranno le vere protagoniste dell’evento mondiale organizzato da WFTO – World Fair Trade Organization – ed Equo Garantito, l’Assemblea Generale italiana del Commercio Equo e Solidale in collaborazione con il Comune di Milano e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e del progetto EU “Food Smart Cities for Development”.

 

Sei gli eventi della World Fair Trade Week: la World Fair Trade Conference dal 24 al 27 maggio che accoglie all’Hotel Klima oltre 221 delegati WFTO da 57 paesi del mondo, la Milano Fair City – prima fiera mondiale del Fair Trade – alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini che ospita 170 espositori da 30 paesi e un calendario di 40 tra incontri e conferenze. E ancora la Fair&Ethical Fashion Show all’Ex Ansaldo prima fiera internazionale di moda etica e sostenibile con un ricco programma culturale e 30 espositori da 12 paesi – prevista tra le altre la premiere italiana di “The True Cost” docufilm di Andrew Morgan sul mondo della produzione della moda, il Fair Trade Symposium organizzato insieme al Politecnico di Milano dove 70 ricercatori da 12 paesi si confrontano su 59 paper di studio e l’assemblea annuale di AGICES – Equo Garantito, momento di incontro e confronto tra i protagonisti del settore in Italia, settore che malgrado la crisi vede aumentare i suoi punti vendita. E infine la Milano Fair Cuisine, che dal 16 al 31 maggio vede gli chef di 26 ristoranti di Milano e d’Italia confrontarsi con gli ingredienti della “dispensa etica” del Fair Trade e proporre serate a tema Fair Trade.

 

Il tema della “responsabilità” è il filo conduttore di questa edizione italiana della World Fair Trade Week e attraversa tutti gli eventi della settimana in città porgendo ai cittadini e ai visitatori degli eventi, in modo concreto e visibile, l’esempio dell’operato delle organizzazioni del Commercio Equo e Solidale. Centinaia di relatà che garantiscono l’eccellenza sociale e ambientale dei prodotti attraverso una filiera commerciale corta e virtuosa che punta alla giusta remunerazione e ad uno sviluppo che possa davvero “nutrire il pianeta” in modo equo. Milano ha ricevuto – lo ricordiamo – il testimone dalla passata edizione di Rio nel 2013 direttamente nelle mani del rappresentante del Sindaco Giuliano Pisapia; l’amministrazione comunale ha fortemente voluto questa manifestazione e collaborato alla sua realizzazione ponendola a pieno titolo nel calendario di ExpoCittà.

 

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Alcuni dettagli dei sei eventi della World Fair Trade Week
L’occasione che ha fornito il destro di portare a Milano la World Fair Trade Week è stata laWorld Fair Trade Conference (la Conferenza biennale di WFTO ) – che si terrà dal 24 al 27 Maggio all’Hotel Klima, con la presenza attiva di oltre 221 delegati da 57 paesi del mondo. Sarà aperta simbolicamente domenica 24 maggio alle 10 nello Spazio ex-Ansaldo con un’opening ceremony a cui saranno presenti i produttori e i volontari del movimento italiano, caratterizzata dall’intervento del giornalista indiano Palagummi Sainath. Il giorno dopo, 25 maggio la prima sessione plenaria sarà aperta da un ispirational speech di Frans van der Hoff, uno dei padri del Commercio Equo e Solidale mondiale. I lavori proseguiranno poi il 26 maggio con l’apertura del professor Paul Singer economista ed esperto di economia solidale mentre – a fine giornata – i delegati saranno ospiti di uno special event del progetto Milano Fair Cuisine alla Fabbrica del Vapore con una cena a tema Fair Trade. Tra i temi forti trattati nella World Fair Trade Conference, la riflessione sul “viaggio” globale del Commercio Equo e Solidale, numerose sessioni di workshop, racconti di Best practises, oltre ai meeting delle WFTO regionali.

 

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La democrazia del cibo è servita: dal 16 al 31 maggio la rassegna Milano Fair Cuisine porta in tavola, nei ristoranti di Milano e non solo, i sapori del Commercio Equo e Solidale. Gli chef di rinomate insegne – da Erba Brusca a Pasta Madre, da Jodok all’Osteria Grand Hotel, dal ristorante del Klima Hotel al Ciriboga a La Mirta hanno infatti scelto di inserire nel proprio menu ricette con i migliori ingredienti nella “dispensa etica” del Fair Trade che i cittadini milanesi potranno gustare ogni sera e in eventi speciali. Un cibo che davvero “nutre il Pianeta”, perché rispetta lavoratori e ambiente: materie prime di alta qualità organolettica, coltivate e lavorate dai produttori del circuito Equo e Solidale – dall’amaranto allo zucchero, dal cous cous alle spezie – pagate un prezzo giusto e trasparente al produttore. A questi saranno abbinati – in armonia con lo slogan “fair and local” – gli ingredienti di domestic Fair Trade, ovvero quelli provenienti da progetti di agricoltura biologica e sociale in Italia. Oltre ai ristoratori, partecipa a Milano Fair Cuisine l’Istituto Alberghiero “Amerigo Vespucci” di Milano, i cui studenti si cimenteranno nella preparazione di ricette da loro ideate con ingredienti Fair Trade.

 

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Dal 22 al 24 maggio Milano si cambia d’abito, per vestire in modo etico e solidale: venerdì 22 maggio alle ore 12, con il press tour, si apre infatti, allo Spazio Ex-Ansaldo, il Fair & Ethical Fashion Show, prima fiera internazionale della moda equa, etica e sostenibile, con 32 espositori di capi, tessuti e accessori di moda responsabile. L’evento avrà un’altra “vernice” straordinaria sabato 23 maggio: alle 10, il convegno “La moda cambia abito. L’industria della moda tra diritti e business”, promosso da Camera Nazionale della Moda, AGICES – Equo Garantito e WFTO – World Fair Trade Organization e alle 18 la première italiana aperta al pubblico di “The True Cost”, atteso ultimo lavoro del regista statunitense Andrew Morgan, reduce dal Festival di Cannes. “Una storia sui vestiti che indossiamo e sulle persone che li confezionano”, un viaggio nei luoghi dove produrre moda comporta elevatissimi costi umani e ambientali. Presenti Andrew Morgan, Orsola de Castro di FromSomewhere, ideatrice della campagna Fashion Revolution, Safia Minney di People Tree, Marina Spadafora designer della collezione di Altromercato Auteurs du Monde. Laura Strambi, fashion designer esperta di moda sostenibile, presenterà una “Capsule Collection” ideata per F&EFS e realizzata con tessuti e accessori di produttori del circuito commercio equo e solidale. Qui il programma completo di Fair & Ethical Fashion Show.

 

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Dal 28 al 31 maggio, nel maestoso spazio polifunzionale della “Fabbrica del Vapore”, l’evento forse più atteso della World Fair Trade Week: Milano Fair City, la prima fiera internazionale del Commercio Equo e Solidale, con trenta paesi da quattro continenti rappresentati e 250 stand di cibo e artigianato. Milano Fair City è una straordinaria occasione per incontrare e stringere la mano a decine di produttori del Commercio Equo e Solidale, per la prima volta insieme in unità di tempo e luogo, con i loro prodotti ma soprattutto con i loro volti e le loro testimonianze, tra cui spiccano quelle delle donne, vero pilastro dell’economia globale: dai batik di Global Mamas, artigiane del Ghana, al cous cous integrale delle donne palestinesi di Parc, dalle camere d’aria riciclate “artistiche” di Sapia, Colombia al cioccolato modicano con cacao bio ed equo. Sono attesi con particolare emozione i produttori del Nepal. Una “sovranità alimentare”, cibo e bevande, che ritroveremo nei punti di ristoro di Milano Fair City e rappresenterà un pacifico e reale contraltare alla retorica di EXPO2015. A Milano Fair City partecipano inoltre numerose realtà dell’economia solidale italiana, dalla finanza etica al turismo responsabile, dall’agricoltura biologica alla cooperazione sociale.

 

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Si intitola invece “Critically Developing the Fair Trade Movement: Trade justice in food, fashion and craft”, il V Fair Trade International Symposium, organizzato da International Steering Committee che dal 29 al 31 maggio, al Politecnico di Milano Bovisa, in via Durando 10, vedrà la presentazione di 59 paper provenienti da università di tutto il mondo e la presenza di oltre 70 tra ricercatori e policy makers e 28 practitioners. Il tema centrale sarà un’analisi critica del movimento Fair Trade rispetto a temi quali la Fair Trade Governance, l’approccio della certificazione, gli obiettivi primari del Fair Trade, la relazione tra le pratiche di Fair Trade e i consumatori, i suoi networks ed organizzazioni, la tecnologia e l’innovazione in agricoltura e – tema trasversale – le innovazioni metodologiche e di approccio. Il Symposium è organizzato in sessioni plenarie, sessioni parallele, presentazione dei poster e tavole rotonde. La lingua ufficiale sarà l’inglese, ma un numero ristretto di workshop saranno organizzati in lingua italiana, spagnolo e francese. La partecipazione è aperta a tutti, previa iscrizione (a pagamento).

 

L’Assemblea di Equo Garantito, sabato 30 maggio alla Fabbrica del Vapore sarà infine l’occasione per tirare le somme di un anno importantissimo per il movimento del Commercio Equo e Solidale in Italia. I numeri più significativi: 84 le organizzazioni di Fair Trade italiano, cooperative e consorzi, a cui fanno capo quasi 33mila soci e oltre 5mila volontari. I punti vendita (le Botteghe del mondo) sono 256. I soci Equo Garantito, raggiungono un valore aggregato di produzione di oltre 78 milioni di euro. In Italia sono ormai 12 le regioni dotate di una legge di sostegno al Commercio Equo e Solidale: l’ultima è la Regione Lombardia, che ad aprile ha approvato la LR 9/2015. In Parlamento inoltre è in via di discussione una legge nazionale. Il 2015 ha visto anche l’esordio di Equo Garantito, il sistema di garanzia del Fair Trade italiano che monitora le organizzazioni di commercio equo e solidale aderenti ad AGICES e le garantisce conformi agli standard WFTO. Equo Garantito, infine, lancia la sua EquoApp, la prima applicazione – gratuita – per smartphone e tablet dedicata al Fair Trade italiano, con cui geolocalizzare le botteghe “Equogarantite” più vicine e restare sempre informati sulle novità e ricevere informazioni sugli eventi e le attività in programma.

24th Aprile 2015

Arriva il World Fair Trade Day 2015

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Torna sabato 9 maggio l’appuntamento con il World Fair Trade Day, la giornata mondiale del commercio equo e solidale promossa dalla World Fair Trade Organization. L’appello è per tutti coloro che sono impegnati a fare la differenza e sostiene il cambiamento: tutti possono partecipare a questa giornata di festa e di celebrazione.

 

I prodotti del commercio equo e le persone che lavorano e operano nel commercio equo stanno facendo la differenza ogni minuto, ogni volta che un prodotto equo e solidale viene acquistato. Grazie al sostegno dei consumatori che credono nel potere del loro potere d’acquisto, il commercio equo e solidale crea ogni giorno un cambiamento positivo.

 

“Il commercio equo e solidale è inarrestabile”, spiega il presidente di WFTO Rudi Dalvai. “È una pratica in costante crescita e una soluzione in grado di combattere la povertà, le ingiustizie sociali e il cambiamento climatico. Molte aziende e organizzazioni di tutto il mondo stanno abbracciando il commercio equo e altre pratiche sostenibili a causa della crescente domanda di un futuro sostenibile per tutti noi. Solamente all’interno del WFTO, le organizzazioni del commercio equo hanno raggiunto nel 2014 un fatturato complessivo di vendita di oltre 430 milioni di euro. E ogni mese ci stiamo espandendo: sempre più organizzazioni si stanno unendo al movimento del commercio equo e alla rete WFTO “.

 

Quest’anno e anche nel 2016 e nel 2017, il WFTO si impegnerà per invitare quante più persone, prodotti, marchi e organizzazioni possibili a diventare “Agenti del Cambiamento”. Per questo c’è una nuova WebApp grazie alla quale tutti possono “metterci la faccia” e diventare “Agenti del Cambiamento”.

 

L’invito allora è partecipare e far partecipare, diffondere l’iniziativa attraverso tutti i mezzi possibili (per i social network ci sono gli hashtag #AgentChange #FairTrade e #WFTD2015) e ovviamente organizzare eventi in occasione del World Fair Trade Day: una mobilitazione mondiale a favore del commercio equo e solidale, che sarà anche il trampolino di lancio per la World Fair Trade Week in programma a Milano dal 24 al 31 maggio.

21st Aprile 2015

Anche in Lombardia il commercio equo è legge!

Lanciato al PIME in occasione di Tuttaunaltracosa, nel 2007, la legge regionale sul fair trade è stata oggi approvata all’unanimità!

A maggio 2007 decine di parlamentari italiane sfilarono nei saloni del museo etnografico del PIME, consapevoli che i lavoratori nel settore del tessile nei paesi in via di sviluppo sono  prevalentemente donne, alle quali nella maggioranza dei casi vengono costantemente negati i più elementari diritti, nella “capitale della moda.

Fu l’occasione per porre basi, durante un convegno a cui parteciparono tutte le realtà nazionali e una folla di attivisti e organizzazoni lombardi, per l’iter di legge che ha portato il 21 aprile alla discussione in Consiglio regionale Lombardia della legge sul commercio equo e solidale!

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7th Aprile 2015

L’economia solidale in festa, a Roma, con Raccontiamola giusta!

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Sabato 11 e domenica 12 aprile, a Roma, nello spazio dell’Ex Cartiera del Parco Regionale dell’Appia Antica (Via Appia Antica, 42 – Roma), arriva l’appuntamento con Raccontiamola giusta. L’economia solidale in festa. Una due giorni di laboratori, racconti e officine, con più di settanta realtà produttive presenti in fiera, per costruire la rete di economia solidale di Roma e del Lazio. Sarà una festa pensata come uno spazio aperto alle persone e alle realtà che vogliano incontrarsi e collaborare.

 

In programma ci sono più di trenta momenti di presentazione e racconto di progetti, imprese e realtà dell’economia solidale, ventisei laboratori creativi per grandi e piccini, sei momenti di discussione e confronto su temi e progetti per la futura Res Lazio. E saranno anche presentati la mappatura open data delle realtà di economia sociale e solidale nel Lazio e i primi dati del rapporto sull’agricoltura sociale nella regione.

 

L’obiettivo è costruire un’occasione di racconto e confronto tra i gruppi di acquisto solidale, i produttori di agricoltura biologica, le botteghe del commercio equo e solidale, chi opera nel consumo responsabile, negli orti urbani, nella finanza etica, le realtà che lavorano per il riciclo e il riuso dei materiali, per il risparmio energetico e le energie rinnovabili, e ancora le esperienze di turismo responsabile e sostenibile, gli artigiani dell’ecocompatibilità, chi propone mobilità sostenibile, i sistemi di informazione aperta come il software libero oppure giornali tv e radio che operano dal basso, chi fa formazione e ricerca per un’economia alternativa e chi fa consumo critico e responsabile. Insomma tutto quello che in diverso modo si muove nei territori per una conversione ecologica e sociale.

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