Campagne in corso!

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21st Aprile 2015

Anche in Lombardia il commercio equo è legge!

Lanciato al PIME in occasione di Tuttaunaltracosa, nel 2007, la legge regionale sul fair trade è stata oggi approvata all’unanimità!

A maggio 2007 decine di parlamentari italiane sfilarono nei saloni del museo etnografico del PIME, consapevoli che i lavoratori nel settore del tessile nei paesi in via di sviluppo sono  prevalentemente donne, alle quali nella maggioranza dei casi vengono costantemente negati i più elementari diritti, nella “capitale della moda.

Fu l’occasione per porre basi, durante un convegno a cui parteciparono tutte le realtà nazionali e una folla di attivisti e organizzazoni lombardi, per l’iter di legge che ha portato il 21 aprile alla discussione in Consiglio regionale Lombardia della legge sul commercio equo e solidale!

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7th Aprile 2015

L’economia solidale in festa, a Roma, con Raccontiamola giusta!

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Sabato 11 e domenica 12 aprile, a Roma, nello spazio dell’Ex Cartiera del Parco Regionale dell’Appia Antica (Via Appia Antica, 42 – Roma), arriva l’appuntamento con Raccontiamola giusta. L’economia solidale in festa. Una due giorni di laboratori, racconti e officine, con più di settanta realtà produttive presenti in fiera, per costruire la rete di economia solidale di Roma e del Lazio. Sarà una festa pensata come uno spazio aperto alle persone e alle realtà che vogliano incontrarsi e collaborare.

 

In programma ci sono più di trenta momenti di presentazione e racconto di progetti, imprese e realtà dell’economia solidale, ventisei laboratori creativi per grandi e piccini, sei momenti di discussione e confronto su temi e progetti per la futura Res Lazio. E saranno anche presentati la mappatura open data delle realtà di economia sociale e solidale nel Lazio e i primi dati del rapporto sull’agricoltura sociale nella regione.

 

L’obiettivo è costruire un’occasione di racconto e confronto tra i gruppi di acquisto solidale, i produttori di agricoltura biologica, le botteghe del commercio equo e solidale, chi opera nel consumo responsabile, negli orti urbani, nella finanza etica, le realtà che lavorano per il riciclo e il riuso dei materiali, per il risparmio energetico e le energie rinnovabili, e ancora le esperienze di turismo responsabile e sostenibile, gli artigiani dell’ecocompatibilità, chi propone mobilità sostenibile, i sistemi di informazione aperta come il software libero oppure giornali tv e radio che operano dal basso, chi fa formazione e ricerca per un’economia alternativa e chi fa consumo critico e responsabile. Insomma tutto quello che in diverso modo si muove nei territori per una conversione ecologica e sociale.

25th Marzo 2015

La World Fair Trade Week, tra l’Expo e il quotidiano essere Bottega del Mondo

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Cari soci,

 

la necessità di incontrarci e di confermare con la nostra adesione il progetto internazionale di commercio equo e solidale – la World Fair Trade Week, settimana mondiale del commercio equo e solidale che si terrà a Milano tra il 22 e il 31 maggio 2015 – rappresenta l’antidoto più naturale all’incertezza di questi tempi e alla voglia di andare da soli.

 

Riconoscere la forma e la ricchezza delle nostre relazioni sul piano locale ed internazionale, comprendere e confermare, nella nostra storia di movimento, le parole dell’impegno è scegliere quanto fondere di noi stessi nella difficile transizione verso una economia del NOI.

 

Sentiamo l’esigenza di una contaminazione virale di buone pratiche che si opponga alle economie dell’illusione e della crescita infinta.

 

La raccomandazione di nutrire un pianeta (che da millenni ci sfama) e che semmai ci guarda con preoccupazione sempre più crescente, dovrebbe principalmente condannare la violazione dei limiti, la tracotanza dei modelli e della politica di sfruttamento industriale della terra, come pure allontanare una falsa idea di benessere e di futuro alimentare, inteso solo come capacità di acquisto.

 

Il capitalismo procede per contagio fino ad alimentare consumi eccessivi, a volte spinti anche da false sicurezze bio, eque & solidali di green economy e nuovi modelli tecno- sostenibili che, pur garantendo un cambio transitivo e di paradigma economico, stanno comunque lato dell’offerta e del consumismo.

 

Non è possibile accettare che il commercio equo e solidale sia solo una parentesi o una parola del carrozzone mediatico di Expo, finendo incastrati o confusi nell’ inevitabile scia social – buonista dell’evento. L’equo e solidale è la storia di un movimento che conta ormai mezzo secolo di progetti e di persone e sul quale non si può fare economia di senso.

 

Vogliamo candidare il commercio equo e tutti i cittadini a diventare i maggiori “consumatori difettosi ” del pianeta, perché le nostre pratiche possono essere di supporto alla società civile ed elaborare – all’occorrenza- uno spirito un po’ incivile e sdoganare il linguaggio dei buoni sentimenti e della retorica sana, buona , pulita e giusta perché non siamo un’ élite di buongustai socialmente orientati.

 

La nostra partecipazione all’evento sarà anche quindi un’importante occasione, per realizzare il mandato profondamente politico del CES perché esso non si riferisce solo all’idea di compiere una personale scelta di cambiamento di stile di vita e di consumo, ma richiama l’impegno comune alla costruzione di una visione di democrazia e di giustizia.

 

Nella filigrana del nostro progetto e del metodo comune, convivono infatti da una parte l’esigenza e la necessità di interpretare la realtà socio economica, la crisi, le disuguaglianze, sia a livello locale che nazionale ed internazionale, e dall’altra di avviare pratiche eque di cambiamento, sperimentando anche una terapia delle idee con pratiche economiche alternative e collettive, che contrastino dal basso la geografia dell’angoscia e l’impoverimento collettivo.

 

Definire insieme il pensiero e il metodo, l’identità e la speranza, il progetto di re-incanto dei nostri territori: è questa la sfida, per rinnovare la visione del mondo, con la forza della nostra proposta e con un linguaggio non convenzionale.

 

“Paupertas artis omnies perdocet” la povertà è la madre di tutte le arti: dimostriamo quanto sia importante rendere esperta l’esperienza della povertà, scegliamo di mettere al centro i progetti, le idee e le risorse dei produttori del sud e del nord del mondo.

 

Sappiamo tutti che la soluzione ai problemi planetari non potrà avvenire in modo lineare o con qualche tavoletta di cioccolato in più, ma passerà, soprattutto, dalla strategia di consolidare le idee solidali con le politiche e le prassi, già in uso nelle botteghe del mondo un brevetto e uno stile che affonda la sua “esclusività” nell’informale, ma sempre a buon mercato, che si prende cura dell’altro diverso da noi.

 

L’arte di non farsi governare e di decidere politicamente ogni giorno il nostro futuro è già iniziata, ma è necessario creare relazioni umane di convivenza e di cooperazione interpersonali e libere dai sistemi di accumulazione del profitto, della sconnessione del rapporto tra capitale e lavoro e della relativa massimizzazione dei risultati.

 

Il commercio equo è già ribellione atomistica e molecolare ed invenzione e modo di vivere “post – sviluppo “ e post – capitalista.

 

Ci auguriamo, come Associazione Botteghe del Mondo, che la World Fair trade week sappia anche confermare la capacità di escludere dal nostro movimento le strutture gerarchiche, la seduzione di un racconto solo individuale nell’analisi delle complessità delle relazioni economiche, favorendo invece un indirizzo e una autonomia di tutti i “nodi organizzativi” della rete equa e solidale, la condivisione dei principi fondamentali costituenti e delle campagne di azione comune.

 

Invitiamo tutti i soci e le botteghe a presentare, nei prossimi giorni, i propri documenti di indirizzo e tutte le proposte per condividere una posizione comune sui temi della sovranità alimentare, diritto al cibo, obiettivi del millennio.

 

Saremo infine presenti con un’anteprima dei progetti dei produttori solidali e delle esperienze delle Botteghe del Mondo al PIME alla Fiera Tuttaunaltrafesta nei giorni 22-24 maggio 2015, successivamente alla FTW nei giorni 26-29 maggio e infine concluderemo quest’anno di RELAZIONI con il territorio con la fiera nazionale del commercio equo e solidale Tuttauntaltracosa a Ferrara dal 2 al 4 ottobre 2015.

 

E prima ancora ci trovate a Roma l’11 e 12 aprile ad organizzare la prima festa dell’economia solidale di Roma e del Lazio.

 

Vi aspettiamo!

 

Massimo Renno

 

 

20th Marzo 2015

Forum sociale da Tunisi

Il Comitato Organizzatore del Forum Sociale Mondiale ha tenuto stamattina una riunione urgente per esaminare gli ultimi elementi dopo l’attentato terrorista di ieri al Museo del Bardo.


Avendo preso atto dei numerosi messaggi e comunicati di sostegno alla Tunisia, provenienti dai diversi attori sociali e civili di tutto il mondo, che hanno rinnovato la loro totale adesione allo svolgimento del Forum Sociale Mondiale a Tunisi, e la loro volontà di partecipare a questo momento eccezionale di mobilitazione popolare in Tunisia, nella regione e nel resto del mondo contro il terrorismo,

Il comitato organizzatore attore informa l’opinione pubblica mondiale che:

*Tutte le organizzazioni hanno confermato la loro partecipazione alle attività  programmate senza alcun cambiamento e modifica: questo dimostra la forza della solidarietà  effettiva dei militanti altermondialisti con la Tunisia, il suo popolo, le famiglie delle vittime di differenti nazionalità . E l’€™attaccamento ai principi della pace, della solidarietà  ai popoli, della democrazia, e della libertà

*Una manifestazione si terrà  in occasione della cerimonia d’apertura mercoledì 24 marzo 2015 alle 16.00, che partira dalla piazza Bab Saadoun in direzione del Museo del Bardo con le parole d’ordine:

I popoli del mondo contro il terrorismo

*Verrà creata una commissione in seno al Consiglio Internazionale per la redazione di una “carta internazionale altermondialista del Bardo di lotta contro il terrorismo”.

*Il comitato chiama a un concentramento 26 marzo 2015 al campus Farhat Hached a partire da mezzogiorno.

Il Comitato Preparatorio del Forum Sociale Mondiale rinnova il suo appello a intensificare la mobilitazione di tutte le forze sociali, civili, altermondialiste e pacifiche per fare del Forum Sociale mondiale di Tunisi un punto di svolta la creazione di un rapporto di forze favorevole alla pace, alla democrazia, alla giustizia sociale nella regione e nel mondo. 

Per il Comitato Preparatorio del Forum Sociale Mondiale
Abderrahmane Hedhili
15th Marzo 2015

Sostegno straordinario ai produttori del Madagascar

Un appello dalla Coop. Ravinala, a sostegno delle famiglie e degli artigiani duramente colpiti dall’alluvione del 28 febbraio.

Come forse avete avuto occasione di leggere, in Madagascar il 28 febbraio c’è stata una grossa alluvione nella zona della capitale, con conseguente crollo di una diga. Molti quartieri poveri sono stati inondati come molti villaggi nei dintorni di Antananarivo.

Noi ci siamo subito attivati per sostenere i gruppi dei nostri artigiani che sono stati colpiti dall’alluvione, ma i problemi sono così tanti e gravi che da soli non ce la facciamo. Per questo abbiamo deciso di scrivervi.

I raccolti di riso e legumi, quasi pronti per la raccolta sono andati distrutti, non c’è acqua potabile né medicine, molti produttori hanno perduto attrezzi di lavoro e i loro bimbi hanno perduto tutto l’occorrente per la scuola. I bimbi sono, in larga parte, affetti da patologie respiratorie e gastrointestinali, e molte case sono inagibili, due sono crollate completamente.

Gli artigiani più colpiti sono gli artigiani della latta, quelli del corno e una delle ricamatrici.

Abbiamo deciso di chiedere il vostro aiuto per poter far fronte ai bisogni di questi amici.

Al momento abbiamo stanziato una prima somma noi, almeno per poter pagare le medicine per i bimbi e per fornire dei kit per la potabilizzazione dell’acqua. Ma i bisogni sono tanti e il governo è tuttora immobile.

Vorremmo almeno poter fornire gli attrezzi da lavoro e i kit scolastici per i bimbi per permettere a queste famiglie di ricominciare.  Vorremmo anche poter sostenere chi ha perduto la casa almeno per una prima ricostruzione. Le case di cui parliamo sono fatte in mattoni di terra, case semplici e povere, ma per loro sono tutto. Attualmente la maggior parte di loro vive in tende d’emergenza e sull’altopiano fa freddo la notte e piove ancora. 
Franco, volontario di Ravinala in Madagascar, è andato a trovare tutte le famiglie colpite e insieme con i responsabili della cooperativa Finiavana sta coordinando gli aiuti.

Purtroppo da soli non ce la facciamo a rispondere a questa emergenza ma crediamo fermamente che il Commercio Equo e Solidale significhi camminare fianco a fianco, persone del Nord e del Sud, capaci di guardarci negli occhi e di sostenerci a vicenda. Chiediamo a tutti di poter diffondere questo appello e di dare, se possibile il proprio contributo.

Vi chiediamo, se potete, di versare una somma al c/c intestato al Centro Missionario Diocesano (che ci ha dato la disponibilità a fare da punto di raccolta) all’iban: IT28A0503412800000000003413 con causale “per gli artigiani del Madagascar”.

Nei prossimi giorni vi aggiorneremo sulla situazione.

E’ difficile esprimere con le parole i sentimenti che abbiamo nel cuore, ma sono quasi 30 anni che conosciamo queste famiglie, non sono più soltanto produttori sono amici!

Grazie a tutti e a ciascuno

Coop. Ravinala

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